La Zes Jonica è in ritardo, su questo pesano le scelte politiche del presidente Emiliano e del Pd. Due Zone economiche speciali, interregionali, si sono trasformate in fardello che pesa sul buon esito dell’operazione.
Quello avvenuto oggi al Mise sulla Zes Jonica è stato un confronto aperto e cordiale, di cui tuttavia sfugge il senso. Dalla Puglia e dalla Basilicata è stato espresso l’auspicio di un coinvolgimento del ministero per lo Sviluppo economico rispetto al tema delle Zes, soltanto che non è il Mise ad aver competenza sul tema e inoltre, senza contare che da parte delle due Regioni non è stata richiesta la partecipazione all’incontro del ministero per il Sud: il dicastero competente su questa materia. Si ha l’impressione che sull’argomento Emiliano stia facendo confusione e non abbia obiettivi chiari.
In Puglia, d’altra parte, se il presidente della Regione, e prima il Pd quando era al governo, avessero lavorato per tempo in modo appropriato, non saremmo ad oggi a questo punto. Sulle Zes siamo in palese ritardo, anche perché il presidente Emiliano e il Pd dell’ex Governo hanno anche avuto la malsana idea di istituire due Zes, interregionali tra l’altro, quadruplicando di fatto il lavoro e, in definitiva, fallendo e scaricando il peso degli errori sul neo assessore Borraccino ma soprattutto sui pugliesi e sui lucani. Viene da pensare che il disegno di Emiliano abbia seguito un unico intento, che nulla ha a che fare con l’economia regionale. Ossia, cercare di favorire e accontentare la più ampia platea possibile, 'a pioggia' finendo di fatto con il rallentare l’intero iter e depotenziare la Zes.
Mi auguro davvero che nella modalità di confronto istituzionale con il governo e nell’affrontare i nodi rimasti, venga compiuta da parte della Regione una netta inversione di marcia, perché le Zes, se pianificate nell’ottica della sostenibilità ambientale e della valorizzazione dei prodotti locali, sono un’opportunità che non possiamo permetterci di sprecare.
Con un emendamento all'articolo 24 del dl Crescita abbiamo blindato l’ingresso di privati nella società che sostituirà EIPLI e per AqP abbiamo prorogato di due anni la concessione
Leggi di più
Secondo il Rapporto Ecomafie pubblicato da Legambiente nel 2020 si sono registrati MENO CONTROLLI effettuati (-17%) a fronte di un INCREMENTO DEI REATI ambientali
Leggi di più
Recupero, riqualificazione e valorizzazione della città vecchia di Taranto per dare un segnale di cambiamento possibile all'intera area. Ne abbiamo parlato questa mattina..
Leggi di più
RIGASSIFICATORI: l’apoteosi del Governo fossile si realizza anche con le norme vergognose sui “rigassificatori galleggianti”. Mentre l’Italia ha superato il proprio record di gas ESPORTATO all’estero (1,2 miliardi di mc in soli 4 mesi) Draghi e Ci...
Leggi di più
Le 4 pronunce odierne della Corte Europea dei diritti dell’Uomo (CEDU) sull’inquinamento dell’Ilva e sulla latitanza del Governo nel tutelare i diritti dei tarantini dimostrano ancora una volta che lo Stato italiano a Taranto è interessato so...
Leggi di più
Proprio questa mattina ho inviato nel merito una lettera di richiesta, anche all’attenzione di Michele Emiliano e dell’assessore regionale Giannini!
Leggi di più
Tramite un emendamento a mia prima firma al dl Crescita ho proposto lo stop alla continuità produttiva in caso di sequestro e la Valutazione preventiva del Danno Sanitario a tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori
Leggi di più
Con il primo cittadino di Modugno abbiamo discusso in generale sulla necessità di ripristinare al più presto la viabilità sulla statale 96, e poi abbiamo soffermato la nostra attenzione sul sovrappasso che insiste sulla statale, ormai chiuso da u...
Leggi di più