Martedì scorso, 17 luglio, l'Aula della Camera ha votato favorevolmente alla proposta di legge che istituisce la commissione parlamentare d'inchiesta sul Fenomeno delle Mafie e sulle altre Associazioni criminali, anche straniere, e al decreto legge fortemente voluto dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per sbloccare il problema della tendopoli della giustizia a Bari.
*Qui il resconto.
Sulla proposta di istituzione della Commissione d'inchiesta Antimafia c'è stata unanimità dell’Aula della Camera con 518 voti favorevoli. Adesso il testo è passato al vaglio del Senato, ma quello che voglio sottolineare è il nuovo compito della Commissione rispetto alle analoghe precedenti: i parlamentari che ne faranno parte si occuperanno, tra le altre cose, anche di monitorare la normativa in materia di lotta contro il terrorismo ai fini del contrasto delle mafie!
Tra le dichiarazioni di voto espresse in Aula, quella della capogruppo M5S in commissione Affari costituzionali, Anna Macina, è stata unica, perchè Anna ha ricordato il caso della giornalista pugliese Marilù Mastrogiovanni, più volte minacciata e vittima di atti intimidatori a causa della sua inchiesta sulle presunte infiltrazioni mafiose nel business turistico salentino! [nel resoconto*, leggere da pagina 62 a 63]
Ma come ho accennto all'inizio, il voto sulla proposta istitutiva della Commissione parlamentare Antimafia non è l’unica votazione che abbiamo affrontato martedì; sempre nella stessa giornata infatti un altro provvedimento ha incassato il via libera della Camera: il dl sul Tribunale di Bari ha ricevuto l’ok di 275 deputati! Con questo decreto d’urgenza il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha risolto il vergognoso problema della tendopoli della giustizia nel capoluogo pugliese.
Dopo queste due votazioni abbiamo affrontato in Aula la prima parte della discussione generale sul decreto Terremoto, già approvato al Senato, e che prevede ulteriori misure urgenti a favore dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpiti dagli eventi sismici che si sono verificati nell’Italia centrale a partire dalla fine di agosto 2016. Il disco verde della Camera, che ha permesso al decreto di diventare finalmente legge, è arrivato giovedì 19 luglio, con ben 398 voti favorevoli!
Con un eccellente lavoro di coordinamento siamo riusciti a:
1) prorogare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2018 e la contestuale allocazione di ulteriori 300 milioni di euro;
2) l'autorizzazione ad agevolare la creazione di aree attrezzate per camper, al fine di dare la possibilità ai proprietari di seconde case, presumibilmente legati ai territori colpiti dal sisma, di continuare a frequentare i posti dove era situata la proprio abitazione distrutta, oltretutto mettendo ulteriori 10 milioni di euro a disposizione;
3) abbiamo ampliato la possibilità di utilizzare contributi per gli interventi di ricostruzione anche all'adeguamento antincendio e all'eliminazione delle barriere architettoniche e semplificato gli adempimenti burocratici relativi alla procedura di ripristino dell'agibilità degli edifici e proroga dei termini di presentazione della documentazione;
4) è stato deciso, inoltre, l'aumento da 150 a 258 mila euro della soglia al di sopra della quale è obbligatoria l'attestazione SOA, così da dare maggiore possibilità alle piccole e medie imprese locali di accedere alla ricostruzione pubblica;
5) abbiamo previsto una disciplina transitoria per le casette realizzate dai proprietari degli immobili resi inagibili dal sisma e che si sono autonomamente organizzati per avere un tetto sotto il quale dormire.
L’OBIETTIVO È QUELLO DI RIPRISTINARE IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ SENZA PENALIZZARE I CITTADINI!
6) abbiamo previsto un iter di approvazione dei piani attuativi degli interventi di ricostruzione e ripristino più veloce, attraverso l'esclusione della procedura di VAS e della verifica di assoggettabilità dei suddetti piani al verificarsi di precise condizioni di salvaguardia dei principi urbanistici;
7) abbiamo anche previsto il trasferimento della competenza sull'istruttoria della compatibilità urbanistica degli interventi dall'Ufficio speciale per la ricostruzione al Comune;
8) sono stati estesi da 18 a 30 i mesi del periodo massimo consentito per il trasporto ed il deposito di materiale di scavo in siti temporanei;
9) è stata decisa la proroga del pagamento delle rate dei mutui da parte dei Comuni alla Cassa Depositi e Prestiti e la proroga di un anno all'aumento dell'indennità di funzione dei sindaci di piccoli Comuni coinvolti dal sisma;
10) c’è poi la possibilità di esenzione fino a tutto il 2020 dal pagamento delle tariffe elettriche, idriche, gas, assicurazione e telefonia per le utenze situate in zona rossa;
11) c’è la deroga all'obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti urbani fino a un anno dal termine dello stato di emergenza e ai limiti massimi di durata del trattamento di cassa integrazione, e anche la deroga alla normativa in materia di distanza dal confine stradale per gli edifici che prima del terremoto erano situati in prossimità della strada, purché vengano comunque rispettati alcuni requisiti di sicurezza e viabilità;
12) abbiamo previsto una specifica disciplina in merito alla ricostruzione degli edifici caratterizzati da lievi difformità edilizie;
13) abbiamo previsto lo slittamento del termine per l'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di recupero degli aiuti dichiarati illegittimi;
14) tra i lavori collaterali previsti per sistemare altre questioni legate al sisma, c’è la proroga per i primi sei mesi del 2019 della cassa integrazione dei lavoratori della zona di crisi industriale complessa, in particolare la Whirpool di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno.
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