Nessun abbandono su Taranto, anzi Taranto è sempre nella nostra testa e nel nostro cuore: stiamo lavorando ogni giorno per la nostra città.
Io sono impegnato in prima persona a incontrare i ministeri competenti in materia e con me, i miei colleghi. Lo sitiamo facendo con passione e attaccamento alla nostra terra e al nostro mare. Lo stiamo facendo in silenzio perché, a differenza degli altri partiti, non ci piace enunciare slogan senza aver concretizzato il nostro lavoro. Tra non molto ve lo presenteremo insieme a Luigi Di Maio. Stiamo mettendo a punto un'operazione su Taranto, in linea con quanto abbiamo sempre sostenuto anche lontano dalle campagne elettorali e scritto nero su bianco nel contratto di Governo. Lo so, vorremmo tutti che si facesse subito, che a Taranto venga restituita quella dignità che le è stata tolta ma, dobbiamo essere tutti consapevoli che non esiste bacchetta magica: c’è bisogno di tempo per fare le cose in maniera corretta e soprattutto per rimediare a 60 anni di devastazione, creata dalla politica di centro, destra, sinistra e dei cosiddetti tecnici. Ci vuole poco a distruggere e molto tempo per ricostruire, la stratificazione di norme e provvedimenti su Taranto, del tutto scollegati l’uno dall’altro, sono un puzzle che non trova incastri: occorre tempo per rimettere a posto tutto e per correggere i numerosi errori commessi dai governi passati. Ma su Taranto, ci giochiamo tutto, non solo reputazione e credibilità ma soprattutto la nostra vita. UN PASSO ALLA VOLTA, FORZA!
Non accettiamo lezioni dal Pd di Emiliano: il suo partito ha messo l’immunità, loro l’hanno voluta e votata, non noi! Loro hanno votato 12 decreti legge Salva Ilva, non noi! Loro hanno firmato un contratto blindato con Mittal, non noi! A noi toccherà il compito di ridare giustizia al più grande delitto che la politica abbia mai realizzato: la distruzione di Taranto.
EMILIANO SI STA DIMOSTRANDO PEGGIO DI RENZI, CALENDA E VENDOLA! Con che coraggio strumentalizza i bambini di Taranto e si agita inutilmente su Ilva, quando in realtà vuole che Taranto diventi la discarica d’Italia? Ha dapprima realizzato una modifica alla norma regionale sui rifiuti e ora sta portando a termine un altro delitto perfetto con il Piano regionale dei rifiuti: questi provvedimenti di fatto condannano la nostra provincia a esser sempre più sede di smaltimento dei rifiuti urbani e speciali regionali e transregionali.
È EMILIANO A VOLERLO, SONO TUTTI SUOI GLI ATTI DI CONDANNA SU QUESTO TERRITORIO ma non solo….è stato proprio il suo commissario a chiedere di recente l'ennesimo allargamento della discarica di rifiuti speciali Italcave CHE SI TROVA INTERAMENTE ALL’INTERO DEL COMUNE DI TARANTO e, di destinare una quota di 500 tonnellate giornaliere a smaltimento dei rifiuti regionali. Il tutto con il silenzio dell’Amministrazione comunale di Taranto guidata da Melucci, sempre del Pd, che dopo aver preso una batosta memorabile alle provinciali ed esser stato lasciato a terra dalla sua stessa maggioranza, avrebbe fatto bene a lasciare il campo visto il disastroso risultato in tema di decoro urbano e raccolta differenziata su Taranto, dove il comune è lontanissimo dalle percentuali stabilite per legge e addirittura, come se i guai non bastassero, sperano nella riapertura del 'ferro vecchio', dell’inceneritore dell’AMIU.
Non accettiamo lezioni da Bonelli, ossia il politico 'tutto e il contrario di tutto', da colui il quale critica il Pd che ha messo l’immunità penale e i decreti Salva Ilva ma poi, per avere una poltrona si candida alle elezioni con lo stesso Pd. Schizofrenia e indecenza politica su cui i cittadini si sono già espressi bocciando il suo operato e la sua credibilità, relegandolo a percentuali da prefisso telefonico alle elezioni. Di Bonelli, in particolare, è noto il suo (de)merito per aver distrutto una forza politica di ispirazione ambientalista come quella dei Verdi: farebbe bene a lasciare il campo a qualcun'altro nella compagine del partito, qualcuno che non baratta le sue idee per una possibile poltrona regalata dal Pd.
Su IMMUNITÀ PENALE ci stiamo lavorando ma non è di facile soluzione perché non basta rimuoverla semplicemente dal testo dei decreti Salva Ilva, senza incorrere in una possibile azione di Mittal: c’è una stratificazione normativa di non facile soluzione, bisogna fare in modo che la soluzione non diventi peggio del problema. Magari ci sarà qualche 'tuttologo' che ha già la soluzione in tasca ma la storia insegna che i tuttologi sono la rovina di questo Paese e soprattutto che non ne hanno mai azzeccata una! Innanzitutto occorre una specifica sulla sua presunta incostituzionalità: nessun giudice ha mai rimesso in via incidentale alla Consulta l’illegittimità della norma. Questo significa che fino ad ora nessun giudice abbia ritenuto l’immunità uno scoglio incostituzionale al perseguimento del proprio mestiere, nonostante sia intuibile la sua incostituzionalità. Se qualsiasi magistrato impugnerà in via incidentale alla Consulta per espressione in merito, di sicuro avrà il nostro sostegno. Ma la politica non può solo aspettare la magistratura, per questo, stiamo lavorando a qualcosa che sia inoppugnabile e non leda i diritti di nessuno. Su questo ci aggiorneremo non appena avremo concretizzato il lavoro.
Sulla VALUTAZIONE DEL DANNO SANITARIO (VDS)...
Come ben sapete la VDS regionale, disciplinata dalla legge 21/2012 e dal conseguente regolamento, che stabiliva a seguito degli studi condotti dall’Arpa il danno sanitario in maniera preventiva e che ha quindi accertato un danno sanitario per oltre 12 mila persone (14 mila se si inserisce anche ENI e il porto) a seguito dell’attuazione delle prescrizioni dell’AIA, è stata superata dalla norma nazionale e dal conseguente decreto interministeriale del 2013. Di fatto, la nuova VDS non fa sapere più quale sarà il danno sanitario in maniera preventiva ma, lo accerterà quando ormai sarà concreto. Voglio rassicurarvi che i Ministeri sono stati informati anche su questo e che insieme siamo al lavoro affinché anche su questo tema, si riesca a ridare giustizia a Taranto.
D’altra parte, chi potrà salvare Taranto se non questo Governo nazionale?
Lo potrà fare Emiliano che mentre si sgomita su temi che non sono di competenza regionale, in realtà destina i rifiuti pugliesi nel Tarantino?
Lo potrà fare Bonelli che non ha alcun peso e consenso politico in ambito nazionale e che conta quanto il '4 di spade alla briscola a bastoni' e che inoltre è stato capace di mettere da parte ogni buon proposito pur di sperare di avere una poltrona alleandosi prima delle elezioni con il Pd?
Lo potrà fare chi, con diverse sfaccettature 'cosiddette civiche' può mirare al massimo ad avere uno o due posti in Consiglio comunale?
Io credo che guardare la realtà in faccia sia la cosa migliore rispetto che ascoltare le narrazioni autoprodotte dai partiti che hanno distrutto Taranto e dai tuttologi che non ne hanno mai azzeccata una!
Io credo che solo questo governo possa cambiare realmente il destino di Taranto e questo è il nostro massimo impegno al quale stiamo dedicando anima e cuore.
Io credo che Taranto potrà salvarsi solo se la cittadinanza, disimpegnata da interessi personali, continuerà a sostenere questo Governo nazionale.
“Possono insultarci nei loro giornali, massacrarci nelle loro televisioni e continuare a darci degli incompetenti. La verità è che abbiamo trovato un Paese in macerie e ci stiamo rimboccando le maniche. Credeteci, continueremo a combattere con l’anima e col cuore per tutelare sempre gli interessi del popolo italiano! Noi non vi lasceremo mai soli, non fatelo nemmeno voi” (cit. Luigi Di Maio)
Leggeremo nel merito la sentenza di primo grado nell'ambito del processo Ambiente Svenduto, ma quello che ad oggi possiamo dire è che l’Ilva ha rappresentato, e rappresenta ancora oggi, una vergogna di Stato!
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