Nel giro di pochissimi giorni il settore Pianificazione e Ambiente della Provincia di Taranto, diretto dall’architetto Lorenzo Natile, ha autorizzato il raddoppio della discarica Linea Ambiente di Grottaglie, la costruzione di un nuovo inceneritore fanghi a Massafra e l’ampliamento del sito di smaltimento Italcave, quest’ultimo all’interno di una zona che interessa direttamente il Comune di Taranto.
Questa mattina sono intervenuto su Quotidiano di Puglia ed. Taranto a fronte della richiesta di revoca delle concessioni da parte del Presidente della Provincia, già sindaco di Massafra, Martino Tamburano, di Forza Italia.
“Non vorrei che fosse un'operazione di facciata. Spero di sbagliarmi ma la revoca delle autorizzazioni paventata da Tamburrano sembra un film già visto con il raddoppio dell'inceneritore di Massafra, prima autorizzato e poi revocato, e il cui successivo ricorso al TAR e al Consiglio di Stato ha dato ragione alla società che smaltisce i rifiuti. È una questione di responsabilità politica, che evidentemente Tamburrano continua a sviare prima scaricando il barile al dirigente Natile, che Tamburrano stesso ha scelto, e poi al Presidente Emiliano, quest’ultimo non esente da giudizio. È necessario che qualcuno ci metta la faccia oltre che la firma su queste autorizzazioni, che ribadisco vanno ulteriormente ad aggravare la salubrità del territorio, in quanto non fanno altro che attirare rifiuti da tutta Italia. Se si autorizzano discariche e inceneritori con capacità di gran lunga superiori a quelle del territorio provinciale, Tamburrano non può lamentare che i rifiuti arrivano da ogni luogo. Sono ormai dieci anni che la Provincia di Taranto, prima con Florido e poi con Tamburrano, autorizza l'ampliamento di discariche e inceneritori al di fuori di ogni pianificazione, oltre che del buon senso; ecco perchè la nostra provincia è il luogo dove vengono smaltiti il maggior numero di rifiuti urbani e speciali di tutta Italia”.
Con i miei colleghi tarantini in Parlamento, Gianpaolo Cassese, Rosalba De Giorgi, Alessandra Ermellino e Mario Turco, nonché con l’appoggio dei Consiglieri comunali del M5S Taranto, Nevoli e Battista, abbiamo dato via a una campagna mediatica, contraria a questa serie lampo di dischi verdi, che inevitabilmente mettono a repentaglio la salubrità del nostro territorio.
Affiancato dalla deputata Ermellino e dal consigliere Battista, in data 23 aprile, davanti all’ingresso di Italcave abbiamo tenuto una conferenza stampa, molto partecipata, all’indomani dell’ultima autorizzazione della Provincia concessa a Italcave.
Di seguito il comunicato stampa diffuso al termine dell’incontro con la stampa locale:
“In data 17 aprile 2018 il settore Pianificazione e Ambiente, diretto dall’architetto Lorenzo Natile, ha rilasciato a Italcave la V.I.A., l’Autorizzazione Integrata Ambientale e l’Accertamento di compatibilità paesaggistica per il progetto di ampliamento del III lotto di discarica, che permetterà l’arrivo di circa 3000 tonnellate di rifiuti giornalieri, di cui 500 urbani. È stata proprio l’agenzia regionale dei rifiuti a richiedere che su questa autorizzazione fosse prevista la clausola per lo smaltimento dei RSU pretrattati. In totale Italcave adesso ha una volumetria autorizzata di 10.823.444 mc.
Dati Ispra alla mano, la provincia di Taranto già nel 2017 è stata classificata all’interno della Regione Puglia come il territorio maggiormente interessato e intasato da impianti di smaltimento rifiuti. Nel 2016, su un totale di 1 milione e mezzo di tonnellate di rifiuti urbani e speciali smaltiti in tutta la Regione, ben 1,3 milioni sono solo nel Tarantino. La volontà politica di Regione e Provincia è chiara: per loro Taranto deve essere la discarica d’Italia.
È assurdo che il presidente della Provincia, Tamburrano, provi a scaricare la responsabilità solo sui suoi dirigenti, che egli stesso ha scelto. Numerose sentenze del Tar e del Consiglio di Stato hanno specificato che la procedura di V.I.A. non è un mero strumento tecnico ma un procedimento in cui l’Ente realizza la propria discrezionalità politica. Anche questa discarica è stata autorizzata dalla Provincia perché è la Provincia e quindi Tamburrano che l’ha voluta autorizzare”.
Pochi giorni prima sono intervenuto contro la costruzione dell’inceneritore fanghi di Massafra: “La Provincia di Taranto continua a concedere autorizzazioni per la realizzazione di impianti impattanti su un territorio già gravemente compromesso. Questa volta si tratta di 80mila tonnellate l'anno di fanghi dei depuratori, provenienti da differenti impianti di trattamento di tutta la Regione, il quale graverà per almeno 10 anni sul Tarantino continuando a rendere la nostra provincia la discarica d'Italia.
Nonostante il parere contrario di Arpa Puglia e malgrado non sia stata rispettata la vincolistica imposta dal vigente Piano rifiuti speciali, il presidente della Provincia, Martino Tamburrano di Forza Italia, presta l’Ente che dirige senza nessuna copertura elettorale a firmare l’ennesima autorizzazione non sostenibile a livello ambientale: vergogna! Nemmeno il Presidente regionale si è espresso su queste autorizzazioni, prima la discarica a Grottaglie, ora l’inceneritore a Massafra. Perchè non riprendersi la delega in materia? Come per Grottaglie, anche su Massafra gli amministratori locali dei Comuni interessati dovrebbero ricorrere al Tar per cercare di arginare questo scempio del nostro territorio".
Sul raddoppio di Linea Ambiente a Grottaglie: “La provincia di Taranto è la discarica d’Italia e sede di smaltimento dei rifiuti regionali e trans-regionali proprio a causa delle numerose autorizzazioni che la Provincia ha concesso nel corso degli anni. Autorizzare il raddoppio della discarica di Grottaglie significherebbe continuare ad essere il centro di smaltimento regionale e nazionale. Tamburrano non si nasconda dietro motivazioni tecniche. Ad affermarlo vi sono numerose sentenze del TAR e del Consiglio di Stato. È ormai noto infatti che la valutazione di impatto ambientale non è un mero atto tecnico di gestione rientrante nelle attribuzioni dei dirigenti, trattandosi di un provvedimento con cui viene esercitata una vera e propria funzione di indirizzo politico-amministrativo. Tamburrano non ha scuse e non può macchiarsi di questa ennesima autorizzazione nefasta per il territorio. Vogliamo mettere in evidenza come, mentre il M5S promuove l’economia circolare con il recupero e riciclo totale dei materiali, Forza Italia promuove solo discariche e inceneritori. È inaccettabile. Oltre a quella di Grottaglie, il presidente Tamburrano non ha ancora espresso il diniego a diverse richieste di raddoppio di discariche e inceneritori nel Tarantino e in passato ha mostrato una politica friendly nei confronti di questo genere di impianti. Ci chiediamo cosa stia aspettando e probabilmente Tamburranno non ha ben chiaro il significato del voto espresso di cittadini nelle passate elezioni: i tarantini hanno bocciato le proposte di Forza Italia ritenendole non idonee a rappresentare il nostro territorio anche a causa della incompetenza nella gestione dei rifiuti. Da Grottaglie a Lizzano, da Manduria a Massafra, da San Marzano a Taranto-Statte la situazione deve cambiare. Continueremo a difendere con ancor più determinazione il nostro territorio dal business dello smaltimento dei rifiuti”.
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