I Consiglieri regionali del M5S, tranne Antonella Laricchia, hanno tradito il voto dei pugliesi e lo hanno fatto in maniera consapevole, perché dopo aver urlato nel corso di tutta la campagna elettorale contro le politiche di Michele Emiliano si sono lasciati abbindolare da una poltrona.
Uno scranno che proprio ieri ha assunto un significato differente, perché dovendo toccare formalmente alla maggioranza, sancisce la scelta dei quattro Consiglieri di non essere opposizione. Per questo credo che quest’alleanza spazzi via anni di battaglie.
Già nel periodo di pre-accordo abbiamo subodorato gli effetti del dialogo, che i Consiglieri in questione giustificano con la scusa di averlo valutato per il bene dei pugliesi, ma in realtà quello che tutti abbiamo constatato è un imbarazzante silenzio da parte loro nei confronti dei problemi causati dalle politiche di Emiliano, iniziando dalle innumerevoli criticità nel settore sanitario.
Oltre al tradimento del voto i quattro Consiglieri si sono macchiati di aver spaccato il M5S in Puglia, Antonella Laricchia però non è né sola né una minoranza nel M5S regionale, migliaia di attivisti e decine di portavoce pugliesi rimangono fermi sull’originaria posizione di essere il contraltare ai partiti in Regione. Viene rabbia perché i quattro che oggi, dopo le elezioni, si inchinano a Michele Emiliano, sono gli stessi che prima delle elezioni hanno sottoscritto un documento dove dichiaravano espressamente che non si sarebbero mai alleati con Emiliano.
Una giravolta politica e morale che ci fa pentire di aver messo la faccia per loro in campagna elettorale.
Sono assolutamente deluso ma convinto del fatto che una grossa fetta del M5S in Puglia continuerà a non svendersi per uno scranno!
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