Il contenzioso sulla questione della scuola primaria e dell'infanzia va avanti dal 2014: abbiamo ereditato una sentenza del Consiglio di Stato, pronunciata “in adunanza plenaria” proprio per fornire un'interpretazione che fosse univoca, davanti alla quale c’erano pochissime soluzioni disponibili.
In applicazione di questa sentenza si è deciso di intervenire con un emendamento all’articolo 4 del Decreto Dignità che, anche per salvaguardare la continuità della didattica, fissa al 30 giugno 2019 – oltre la loro naturale cessazione – il termine dei contratti a tempo determinato divenuti tali (da tempo indeterminato) a seguito della sentenza.
Inoltre, per i precari con diploma magistrale, in luogo della supplenza annuale conferita in precedenza, il Miur stipula un contratto a tempo determinato con termine finale non posteriore al 30 giugno 2009.
Sia gli insegnanti con diploma magistrale precari sia i 7.500 già assunti a tempo indeterminato, dunque, avranno la garanzia di potere lavorare fino al 30 giugno prossimo. Nessuno verrà licenziato a metà anno.
Per giunta, sarà bandito un concorso straordinario per 12mila posti, ben più dei 7.500 messi a rischio dalla sentenza: un concorso, da cui nascerà una graduatoria da cui sarà subito assorbito un numero consistente di docenti, che valorizza in particolar modo il servizio già prestato da quei docenti che hanno lavorato per anni all'interno della scuola primaria e dell'infanzia.
A questo concorso straordinario se ne aggiunge poi uno ordinario, sempre per la scuola primaria e per la scuola dell'infanzia, al quale potranno partecipare sostanzialmente tutti, anche coloro i quali non hanno i 24 mesi di servizio, peraltro con procedure che rispettano le diversificazioni territoriali, perché abbiamo delle GAE storiche al Sud stracolme, vincitori di concorso del 2016 ancora da assumere e idonei, e abbiamo invece un Nord Italia “vuoto”, dove i diplomati magistrali avranno tutta la possibilità di entrare di ruolo.
Vorremmo ricordare, poi, che il Decreto Dignità cancella anche una delle più odiose imposizioni della Buona scuola di Renzi: abbiamo messo la parola fine alla pratica di assumere per 36 mesi docenti, amministrativi, tecnici, ausiliari e personale educativo su posti vacanti e disponibili per poi licenziarli senza alcuna possibilità di proseguire il loro rapporto di lavoro. Già quest’anno il ministro Bussetti ha chiesto la stabilizzazione di 57.000 lavoratori presenti nelle graduatorie ad esaurimento e in quelle concorsuali.
D’ora in poi la regola è il contratto a tempo indeterminato, e deve esserlo anche nel mondo della scuola, che ha bisogno di stabilità, di personale qualificato e messo in grado di concentrarsi con serenità sul proprio lavoro. La norma che abbiamo abrogato era in contrasto con la direttiva europea 70 del 1999 e perpetuava gli abusi sostituendo soltanto l’abusato.
Con il via libera all’emendamento rientriamo nei ranghi delle regole comunitarie e apriamo la strada alla stabilizzazione tramite procedure concorsuali periodiche: la prima avverrà già quest’anno, ma ne seguiranno altre. E questo vale sia per chi ha svolto supplenze annuali sull’organico di diritto sia per chi si è visto reiterare, “abusivamente” come sostiene la Cassazione, il contratto a termine in organico di fatto.
Uno slancio fondamentale per invertire la rotta sul fronte ambientale e creare nuovi posti di lavoro
Leggi di più
Con un emendamento all'articolo 24 del dl Crescita abbiamo blindato l’ingresso di privati nella società che sostituirà EIPLI e per AqP abbiamo prorogato di due anni la concessione
Leggi di più
Una delle diverse criticità del PiTESAI di Cingolani e Draghi, che tra le altre, lo rendono quasi inutile è l’individuazione delle “aree potenzialmente idonee” che NON sono previste nella legge istitutiva ma una invenzione del MITE del Draghista...
Leggi di più
"Una cabina di regia unica su amianto". È questa la proposta del ministro Costa che ieri dalla sua pagina Fb ci ha fatto sapere che il Ministero è concentrato anche sul fronte del superamento della fibra killer che 25 anni fa è stata bandita
Leggi di più
Donne e lavoro, un binomio fondamentale per un rilancio economico del Paese: quale la situazione attuale e quali misure mettere in campo
Leggi di più
Abrogazione dell'immunità penale, introduzione della Valutazione preventiva del Danno Sanitario, cronoprogramma per la riconversione economica della città di Taranto insieme all'istituzione di tre tavoli di lavoro su rigenerazione urbana, ambiente e ...
Leggi di più
È online sulla piattaforma Rousseau del M5S la mia prima proposta di legge, pronta per essere commentata e migliorata da tutti voi. Parlo di trivelle o meglio di 'basta nuove trivelle'!
Leggi di più
Con il primo cittadino di Modugno abbiamo discusso in generale sulla necessità di ripristinare al più presto la viabilità sulla statale 96, e poi abbiamo soffermato la nostra attenzione sul sovrappasso che insiste sulla statale, ormai chiuso da u...
Leggi di più