Due milioni e 100 mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria del fiume Tara nonché dei fiumi Gravina Miola a Crispiano e Lato a Castellaneta.
Il ministero dell’Ambiente, subito dopo aver riacquisito la competenza sul dissesto idrogeologico, si è messo a lavoro per avviare il Piano di manutenzione per cui sono già disponibili 50 milioni di euro, direttamente dalla casse del Dicastero.
Il programma proposto dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale prevede tre interventi in Puglia, tutti concentrati nel Tarantino e riconducibili alla tipologia ‘alluvioni’, con rappresentazione di pericolosità elevata secondo la classificazione del Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA).
Si provvederà nello specifico a pulire gli alvei, a dragare e rimuovere il materiale di sovralluvionamento, infine risagomare e ripristinare le arginature. I fondi ci sono, ora sarà competenza degli Enti locali provvedere alla progettazione.
Come ha già annunciato il Ministro Sergio Costa, il Piano manutenzione 2018 rientra in una programmazione più ampia che prevederà ulteriori e ingenti risorse da investire nel prossimo triennio, quasi un miliardo di euro, fino a una spesa complessiva di oltre 6 miliardi di euro in 9 anni.
Si tratta di una cifra complessiva che tiene conto delle risorse FSC del Piano operativo Ambiente e dei suoi Addendum e fa leva sulle risorse che i Patti territoriali hanno messo a disposizione e che seppur non nella titolarità del Ministero, ma delle Regioni, sono destinate a interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico.
Grazie al riordino dei Ministeri il dissesto idrogeologico finalmente verrà affrontato a livello centrale e non più seguendo la logica dell’emergenza, che fino ad oggi ha rappresentato un unicum di inefficienza. Con il Piano manutenzione dell’Ambiente si inizia un cammino virtuoso e costruttivo, fatto di investimenti e programmazione.
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