24/02/22 - NO ALLA GUERRA. Italia favorisca una distensione e non partecipi ad azioni militari.

L’escalation legata alle tensioni in Ucraina è da scongiurare e ogni intervento armato è da condannare. Voglio essere più chiaro: non esistono buoni e cattivi in questa vicenda, per cui uscite dalle dinamiche di tifo calcistico dei fronti contrapposti. Ci sono interessi economici e geopolitici legati all’allargamento, molto provocatorio, della NATO in est Europa e alla perdita di influenza della Russia in Ucraina, o meglio nella parte occidentale del Paese, diventato filo americano e rimanendo filo russo nella parte più orientale. Una situazione che nel 2014 è sfociata con la nascita di due regioni indipendenti ma riconosciute solo unilateralmente e non da Kiev. In queste aree da diversi anni i locali sono vittime di pesanti rappresaglie da parte dell’esercito Ucraino ai quali si contrappongono paramilitari russi, nel totale menefreghismo dell’Europa. Il 21 febbraio 2022, Vladimir Putin lo ha ufficialmente riconosciuto come territorio russo scatenando di conseguenza la reazione della NATO.

Attenzione, l’Ucraina non fa parte della NATO per cui è davvero singolare che sia la NATO e non l’ONU a prendere decisioni per dirimere le questioni internazionali. L’apporto, di parte, dell’Europa che ne è seguito è di apportare sanzioni verso la Russia. Su questo, nessuno del Governo italiano si è soffermato a pesare quali ripercussioni queste sanzioni possano avere nei confronti dell’economia dell’energia e del Credito italiano ma la scelta sembra privilegiare maggiormente gli interessi NATO che gli interessi italiani.

La conseguente e aggressiva reazione Russa di questa notte è da condannare senza tentennamenti, l’intervento armato non è mai giustificato così come non può essere giustificato l’utilizzo della forza adoperato dal 2014 dal Governo Ucraino verso le popolazioni indipendentiste.

Per l’Italia, ora, sul piatto della bilancia ci sono diverse questioni che a mio avviso dovremmo valutare:

1) innanzitutto la questione umanitaria, che potrebbe scatenantesi a seguito di un conflitto ancora più pesante in Ucraina; dove c’è guerra, le persone muoiono, i più piccoli, le donne e i più deboli pagano sempre lo scotto maggiore.

2) la questione energetica in cui abbiamo tutto da perdere a seguito di un conflitto, dall’Ucraina passano i gasdotti che portano all’Europa e all’Italia il gas Russo.

3) la questione economica e commerciale visto che l’export italiano verso la Russia pesa circa 9 miliardi di euro l’anno,

4) dall’altra parte della bilancia c’è la storica dipendenza dell’Italia alla NATO che la spinge ad accettare le disposizioni americane, anche se non portano alcun vantaggio alla stessa Italia. Attenzione, poichè in Italia gli avamposti NATO sono dislocati su tutto il territorio nazionale ma in maniera più concentrata nel sud, il Governo deve valutare ogni tipo di ripercussione dal possibile coinvolgimento armato italiano in questo braccio di ferro in Ucraina.

Sempre a mio avviso, l’Italia dovrebbe promuovere in ogni contesto la distensione, il dialogo, la diplomazia, la pace e ricordiamoci che non esistono narrazioni come “fare la guerra per promuovere la pace”, una logica mostruosa che ha generato sempre conflitti dove i popoli hanno pagato sempre il costo più alto. NO ALLA GUERRA

LEGGI L'ARTICOLO

Tempo di lettura: 3'

Pubblicato il: 28/02/2022 - 11:37:2


TORNA ALLA HOME
Giovanni Vianello

Cingolani e le TRIV: il solito “BLA, BLA, BLA”, Greta ha ragione!

Ha ragione Greta, le discussioni sulla tutela dell’ambiente e sulla transizione ecologica si stanno rivelando (per lo meno in Italia) solo un BLA BLA BLA.

Leggi di più

Giovanni Vianello

Su discarica Burgesi la confusione sui ritardi viene creata ad hoc

Per distogliere l'attenzione sul reale motivo che li ha creati: l'inefficienza della Regione

Leggi di più

Giovanni Vianello

26/06/22 - Posidonia Festival, il mio intervento sulle azioni in corso per la tutela ambientale delle praterie e sulle norme per la gestione della posidonia spiaggiata.

Posidonia festival, il mio intervento sulle azioni in corso per la tutela ambientale delle praterie e sulle norme per la gestione della posidonia spiaggiata.

Leggi di più

Giovanni Vianello

Sconcertante ritardo di Emiliano su 70 mln dello Stato per offerta sanitaria a Taranto

Questa mattina, nell'Aula della Camera, ho discusso una interpellanza urgente per chiedere al ministero della Salute che fine abbiano fatto i 70 milioni di euro stanziati dal dicastero e affidati alla Regione Puglia per potenziare l'offerta sanitaria a Taranto

Leggi di più

Giovanni Vianello

Nel 2017 quasi 2 milioni di tonnellate di rifiuti smaltiti tra speciali e urbani nella provincia di Taranto

Dati Ispra allarmanti: nel 2017 quasi 2 milioni di tonnellate di rifiuti smaltiti tra speciali e urbani nella provincia di Taranto. Un numero esorbitante e completamente sbilanciato rispetto al dato pugliese  

Leggi di più

Giovanni Vianello

Visita al depuratore di Lizzano abbastanza positiva

Sono stato in visita al depuratore di Lizzano, in provincia di Taranto e la situazione che ho riscontrato è abbastanza positiva. Si tratta di un impianto di depurazione consortile attualmente a regime dopo una lunga fase transitoria di potenziamento

Leggi di più

Giovanni Vianello

Milleproroghe, la proroga approvata su PiTESAI e moratoria stop triv è solo primo passo

Mio emendamento approvato con riformulazione al Milleproroghe

Leggi di più

Giovanni Vianello

27/04/22 - Manifestazioni pubbliche: interrogazione per abrogare il divieto di Manifestare nei pressi di Montecitorio e Chigi.

Ho presentato un’interrogazione al Ministro Lamorgese - spiega Vianello - perché questo divieto, ingiustificato, va contro la Costituzione Italiana che sancisce la libertà di manifestare in maniera pacifica

Leggi di più