Banca Popolare di Bari: Governo non adotterà fondo per tutelare azionisti.
Martedì 21 giugno il Ministero dell’Economia e Finanze ha risposto ad una mia interrogazione durante il question time in commissione affermando che non potrà adottare un fondo per salvaguardare i piccoli azionisti.
Il Governo lascia soli i piccoli azionisti della Banca Popolare di Bari, truffati dalla banca all’epoca dell’aumento di capitali per acquisire la Tercas ed ora abbandonati dalla politica. Non sarà possibile dare attuazione all’odg accolto al senato durante la legge di bilancio perché il fondo, secondo il Governo, non sarebbe compatibile con le norme europee. Tuttavia il Governo ha completamente rinunciato a seguire i cittadini truffati perché secondo il Ministero sono azionisti che hanno volutamente messo a rischio i propri capitali, ignorando il raggiro che gli stessi cittadini hanno subito all’epoca dell’acquisizione della banca Tercas, con il beneplacito di Banca d’Italia.
Ricordo che non stiamo parlando di grandi azionisti che volutamente hanno investito capitali sul mercato azionario, consci del rischio, ma di cittadini raggirati dalla Banca che hanno versato i risparmi di una vita. La procedura di conciliazione del 2021 che valuterebbe a 2,38 euro ad azione è fortemente inflazionata rispetto alle 9 euro costate ai cittadini, rappresenta quindi una beffa.
Continuerò a seguire la vicenda rimanendo a fianco dei cittadini traditi prima dalla propria banca e poi dalla politica, non è difficile capire come oggi più di ieri la disaffezione della cittadinanza verso lo Stato sia aumentata. Forse a Roma non si rendono conto di come questo atteggiamento stia di fatto alimentando un sentimento diffuso di rottura del patto sociale.
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