Il tafazzismo europeo e le sanzioni alla Russia: un boomerang mostruoso che colpisce l’economia e le famiglie italiane.
Pochi ci hanno riflettuto ma la situazione che si è creata è più o meno la seguente:
L’Europa porta avanti “dure #sanzioni” per colpire l’economia Russa, le sanzioni hanno ripercussioni di carattere economico che indirettamente colpiranno anche le aziende e i settori (italiani ed europei) che lavorano import/export con la Russia.
Per via delle sanzioni il mercato va in fibrillazione e fa schizzare alle stelle il prezzo di #gas e #petrolio.
Il gas e il petrolio vengono venduti dalla Russia anche ai Paesi europei, soprattuto Gazpron vende il gas all’Europa che ora sarà costretta a pagarlo a caro prezzo per via degli #aumenti in #borsa dei fossili.
Per cui Gazpron e la Russia per via delle sanzioni dell’Europa alla Russia, incasseranno molti miliardi in più per vendere ad un prezzo di mercato (molto più alto rispetto al periodo pre-sanzioni) il gas all’Europa.
Poi c’è chi dice che dobbiamo fare a meno del gas russo… ok, va bene… e i Paesi e le aziende europee come pensano di liquidare i contratti a lungo termine già vigenti?
Chi sta perdendo da questa strategia delle sanzioni?
Devo dire che la strategia delle sanzioni ha colpito… si, il mercato e i Paesi europei senza smuovere minimamente la Russia dal desistere dall’attacco all’Ucraina.
Complimenti ai migliori!
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